Con la visita ortopedica del piede è possibile verificare la presenza di eventuali problematiche a carico di questa parte dello scheletro.
Con la visita ortopedica del piede il medico specialista ortopedico può diagnosticare problematiche quali ad esempio: il piede piatto, la fascite plantare, la spina calcaneare, l’alluce valgo e l’alluce rigido, la distorsione dell’articolazione dell’alluce, il neuroma di Morton e le deformità delle dita. Con questo consulto quindi si ottiene una diagnosi certa del problema ed una terapia adeguata al recupero della funzionalità del piede. Per raggiungere questi obiettivi è però opportuno che il paziente si sottoponga a indagini diagnostiche più specifiche (radiografie o TAC), prescritte in genere direttamente dal medico alla fine della visita. In alcuni casi la visita ortopedica al piede è utile per valutare l’evolversi di alcune problematiche, come per esempio quella del piede piatto.
Il giorno della visita è bene che il paziente abbia con sé la documentazione che riguarda esami eseguiti in precedenza (ad esempio radiografie). Non vi sono particolari norme di preparazione da seguire prima della visita.
Viene inizialmente eseguita l’anamnesi, ovvero l’ortopedico raccoglie le informazioni utili sul per capire la storia clinica e sintomi del paziente. Dopodiché, viene eseguito l’esame obiettivo del piede: il medico osserverà allora il piede in modo diretto o tramite strumenti che consentono, ad esempio, di visualizzare la volta del piede.