La chirurgia oculista è ricompresa nella tipologia di interventi di chirurgia “ambulatoriale”, cioè quella tipologia di intervento che prevede la dimissione del Paziente dopo un breve periodo di osservazione.
La sezione di chirurgia oculistica della Casa di Cura è specializzata nella chirurgia della cataratta e dello pterigio.
Il personale medico che opera in questo reparto ha esperienza pluriennale ed è costantemente aggiornato sulle innovazioni scientifiche e tecniche. A supporto del chirurgo vi è un’équipe di sala operatoria, altamente preparata, che garantisce le migliori condizioni di assistenza e cura.
La cataratta
La cataratta è la patologia più comune che impatta e compromette maggiormente la qualità della vita quotidiana del Paziente. È dovuta alla perdita di trasparenza (opacizzazione) del cristallino, la lente posta all’interno dell’occhio, che, assieme alla cornea, contribuisce alla messa fuoco degli oggetti. È una patologia tipicamente associato all’invecchiamento, che tende ad insorgere dopo i 60 anni (cataratta senile), ma che, in particolari casi, può colpire anche Pazienti di giovane età. Altri fattori di rischio che possono indurre o anticipare la comparsa della cataratta sono il diabete, l’esposizione alla luce solare, l’utilizzo di corticosteroidi e traumi dell’occhio o della testa. Anche malattie oculari concomitanti come le uveiti, il glaucoma, la miopia degenerativa oppure pregresse chirurgie intraoculari la possono indurre.
Pertanto, anche in assenza di sintomatologia specifica, è consigliata una visita oculistica periodica volta a diagnosticare prontamente l’eventuale insorgenza di questa patologia ed intervenire nei tempi opportuni.
Sintomi
Il sintomo più comune della cataratta è l’annebbiamento progressivo della vista.
Comune è anche la sensazione di abbagliamento alla luce frontale, la visione sdoppiata in un singolo occhio e la comparsa di aloni colorati attorno alle fonti luminose.
Trattamento
L’unico rimedio efficace contro questa patologia è l’intervento chirurgico.
Consiste nell’asportazione della parte di cristallino diventata opaca e nell’impianto di una lente sostitutiva.
Il Paziente è sempre al centro ed è il primo attore delle scelte che riguardano la sua salute, infatti, il momento in cui intervenire chirurgicamente è una decisione che lo specialista concorda con il Paziente in relazione al disagio visivo che riscontra durante le attività quotidiane: l’intervento di cataratta generalmente non è un intervento d’urgenza e può essere programmato.
La tecnica utilizzata è la microchirurgia, eseguita in sala operatoria ed al microscopio; è un intervento di breve durata (10 – 15 minuti) ed indolore. L’anestesia principalmente utilizzata è a collirio che viene instillato più volte nell’occhio nei minuti precedenti all’intervento; non agisce sui movimenti oculari, quindi, è necessaria la collaborazione del Paziente per l’intera durata dell’intervento.
In alcuni casi può essere eseguita un’anestesia locale con iniezione che, a differenza di quella topica, inibisce il movimento oculare.
Come si esegue l'intervento
La tecnica utilizzata per l’intervento della cataratta è la facoemulsificazione. Questa metodica consiste nella frammentazione ad ultrasuoni del cristallino opacizzato e la sua successiva aspirazione. Avviene tramite l’utilizzo microincisione che servirà anche come accesso per l’inserimento del nuovo cristallino.
La Casa di Cura si è recentemente dotata di un nuovo facoemulsificatore.
Decorso postoperatorio
Al termine dell’intervento il Paziente viene fatto accomodare per un periodo di osservazione di qualche ora. Sull’occhio trattato verrà applicata una benda da rimuovere non prima del giorno seguente. Verranno prescritti farmaci in collirio e fissato un controllo post-operatorio i giorni seguenti all’intervento.
Si ricorda che il trattamento chirurgico non è finalizzato alla correzione dei difetti visivi.
Lo pterigio
Lo pterigio è una malattia degenerativa che coinvolge la cornea e la congiuntiva. Si manifesta come una membrana bianco-giallastra che prende origine comunemente dal lato interno dell’occhio e tende a crescere verso la cornea. Le cause dello pterigio possono essere un’eccessiva esposizione al solo e la secchezza oculare cronica.
Sintomi
Inizialmente la crescita anomala della congiuntiva non da nessun sintomo, a stadi più avanzati, invece, può diventare rosso e prominente causando una sensazione di corpo estraneo nell’occhio, lacrimazione e bruciore. Quando il tessuto arriva ad invadere la cornea può indurre l’astigmatismo.
Trattamento
Nella fase iniziale della malattia è possibile intervenire utilizzando colliri lubrificanti e/o corticosteroidei che ne riducono i sintomi ma non eliminano lo pterigio.
All’aggravarsi della patologia l’unico trattamento efficace è l’asportazione chirurgica.
L’intervento si effettua in anestesia con collirio, ha una durata di circa 30 minuti e consiste nell’asportazione della testa e del corpo dello pterigio con una accurata ed estesa rimozione del tessuto fibrovascolare.
Tutti gli interventi chirurgici sono sempre preceduti da una valutazione clinica specialistica.